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LA TUTELA DELL'OPERA DI NATURA BIOGRAFICA

Si possono liberamente scrivere, pubblicare o raccontare le vite di personaggi famosi?

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Sul punto è recentemente intervenuto il Tribunale di Milano (Sezione Specializzata delle Imprese)  per dirimere un contenzioso tra due autori (Antonio Prestigiacomo e Marcello Sorgi) sulla vita del Principe Siciliano Raimondo Lanza di Trabia, l’uomo che inventò il calciomercato, che fu l’amante di Rita Hayworth e amico di Onassis.

In uno dei passaggi più interessanti, il Tribunale ha stabilito che nel caso di opere biografiche di personaggi noti, appartengono al patrimonio comune i fatti e le vicende che li hanno riguardati, che non sono, in sé, autonomamente monopolizzabili. La tutela autoriale cade invece sulle scelte formali, sulle tecniche stilistiche e redazionali, attraverso le quali l’autore li veicola.

Nel caso in esame, il Tribunale ha stabilito che il testo dell’attore Antonio Prestigiacomo, “Il Principe irrequieto. La vita di Raimondo Lanza di Trabia” gode senz’altro della tutela autoriale. E ciò sia sotto il profilo dell’originalità sia sotto il profilo della novità. Quanto all’originalità, esso si configura infatti come il risultato personale dell’armonizzazione di fatti veri, anche storici, e fatti verosimili, organizzati e rielaborati stilisticamente con una tecnica particolare. Il testo è infatti il frutto dell’alternanza, nel tessuto narrativo, di interviste articolate in domande e risposte, chiaramente individuabili per la presenza del virgolettato, compiute dall’autore a vari personaggi che hanno avuto conoscenza diretta del Principe.

Tuttavia, il Tibunale ha stabilito che premessa l’identità del protagonista e di molti eventi narrati, si evidenzia una distanza tra i due racconti, tale da ritenere che si tratti di autonome opere creative, appartenenti a diversi generi, ciascuna singolarmente tutelabile.

L’opera di Prestigiacomo non può in conclusione ritenersi plagiata da quella di Marcello Sorgi e le opere biografiche di personaggi noti, non sono però con riferimento ai fatti e alle vicende che li hanno riguardati, di per sé non monopolizzabili.