Oscar Trademark

IL FENOMENO DELLA VOLGARIZZAZIONE DEL MARCHIO OSCAR.

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Con l’avvicinarsi della cerimonia che attribuisce l’Academy Award meglio noto come “l’Oscar” può sembrare utile ricordare le vicende legate al marchio che porta il nome del noto premio cinematografico.

L’Oscar è stato assegnato per la prima volta il 16 maggio 1929 ed i suo nomignolo sarebbe stato attribuito da Margaret Herrick, impiegata all’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che vedendo la statuetta disse: “Assomiglia proprio a mio zio Oscar!”

L’Oscar è un marchio registrato di titolarità della Academy of Motion Picture Arts and Sciences ed alcuni anni orsono ha convenuto in giudizio dinanzi al Tribunale di Roma l’Associazione italiana dei Sommelier colpevole di aver istituito “l’Oscar del Vino”.

Orbene nel 2016 la corte di Cassazione ha da un lato confermato la validità del marchio Oscar con riferimento al settore dell’industria cinematografica, attribuendo di conseguenza al titolare, l’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences (AMPAS), pieni diritti al suo utilizzo esclusivo.

Dall’altro, ha dichiarato il marchio Oscar decaduto per volgarizzazione in relazione a servizi di diversa natura, nella fattispecie i servizi relativi all’istruzione ed allo spettacolo nella classe 41 della Classificazione di Nizza.

Il fenomeno della volgarizzazione si verifica quando un marchio non è più utilizzato per individuare i prodotti di un imprenditore da quelli di un altro imprenditore ma, semplicemente, per individuare il prodotto (indipendentemente da chi lo produce).

La Cassazione ha stabilito che il discrimine per determinare la volgarizzazione del marchio Oscar è il contesto in cui viene usato.

Se usato per identificare la cerimonia di premiazione il marchio Oscar è pienamente valido. Ma, usato in altri contesti, il termine assurge a parola comune che identifica un premio o un evento legato all’eccellenza.