marchio descrittivo

IL TENTATIVO DI NIKE DI REGISTRARE IL MARCHIO “FOOTWARE”

img01.jpg

 Alla fine del mese scorso, la Nike ha presentato una domanda di marchio per la registrazione presso l'US Patent and Trademark Office ("USPTO") per la parola "FOOTWARE" - da utilizzare in connessione con i moduli hardware del computer specifici della sneaker per la ricezione, elaborazione e trasmissione di dati in Internet di dispositivi elettronici di cose; dispositivi elettronici e software per computer che consentono agli utenti di interagire da remoto con altri dispositivi intelligenti per il monitoraggio e il controllo di sistemi automatici ", tra gli altri prodotti e servizi hardware e software.

Sembra che Nike abbia provato ad estendere la registrazione alla classe 25 (ad esempio, la classe di marchio che copre le scarpe). Questa è una registrazione che nemmeno la Nike probabilmente otterrebbe, perché il marchio sarebbe considerato descrittivo dei prodotti che si riferiscono alle scarpe, e quindi non registrabile.

Probabilmente Nike inizierà a “brandizzare” qualsiasi tipo di scarpe intelligenti come FOOTWARE invece che FOOTWEAR. A giudicare da quanto famoso e potente siano i be noti segni"Just Do It" e la “swoosh”, il nuovo marchio potrebbe prendere piede e, in definitiva, servire a identificare le scarpe intelligenti di Nike nel loro complesso (e non solo i loro componenti tecnologici). Per quanto riguarda la domanda, essa stessa è attualmente in attesa di revisione da parte dell'USPTO.

Se Nike riuscisse nel proprio intento, sarebbe l’inizio di una nuova forma di strategia di branding piuttosto sorprendente.

Il punto dopo il primo round della battaglia legale Diesel/Zara.

marni.jpg

Otb il gruppo fondato da Renzo Rosso che raggruppa marchi come Diesel, Maison Margiela e  Marni ha recentemente vinto un giudizio avanti al tribunale di Milano contro il gruppo Inditex che controlla il noto marchio Zara. L'azienda fondata da Renzo Rosso ha visto accogliere dal Tribunale di Milano le proprie argomentazioni sostenute nella causa avviata nel 2015 contro la società spagnola, accusata di aver riprodotto con il marchio Zara dei jeans prodotti da di Diesel e dei sandali ideati da Marni.

Nonostante il gruppo iberico sostenesse l'esistenza di differenze sostanziali tra i propri prodotti e quelli di Otb, rivendicando l'impossibilità da parte della Corte di costringere a un risarcimento dei danni in quanto azienda straniera priva di sede in Italia, i giudici hanno decretato la violazione del design registrato del modello di jeans Skinzee-sp e del design non registrato delle calzature Fussbett.

Non è la prima volta che il gruppo iberico si trova coinvolto in simili accuse. Poco più di un anno fa il label danese “Rains” specializzata in e abbigliamento da pioggia ha intentato una causa a Inditex. avanti la Corte del Commercio danese per violazione dei design e concorrenza sleale chiedendo l’immediata cessazione delle vendite di un modello asseritamente contraffatto ed il risarcimento dei danni per la perdita dei corrispondenti profitti.

La battaglia legale tedesca intorno al marchio Black Friday.

www.targetmarketingmag.png

Dal 1952, il Black Friday, generalmente conosciuto come il giorno successivo al Giorno del Ringraziamento, viene considerato l'inizio della stagione dello shopping natalizio negli Stati Uniti. Oggi i rivenditori di diversi paesi in tutto il mondo offrono vendite promozionali durante il fine settimana del Black Friday. In Germania, Apple è stata la prima azienda a gestire una speciale campagna per il Black Friday per il mercato tedesco fin dal 2006.

Sull’onda della accresciuta notorietà del Black Friday, nel  2013 è stata presentata in Germania una domanda per la protezione del marchio Black Friday dalla Super Union Holdings Ltd. Co. Società con sede ad Hong Kong, che ha concesso in licenza il marchio "Black Friday" alla Black Friday GmbH, una società con sede a Vienna.

Dal 2016, la Super Union Holdings Ltd. ha iniziato ad attaccare le società che utilizzano il termine Black Friday inviando avvertimenti, come ad esempio il mercato statunitense del commercio elettronico Groupon nel 2016, nonché ai titolari della piattaforma black-friday.de, che presenta offerte del Black Friday.

Nel 2017, Super Union Holdings Ltd. ha citato in giudizio Amazon per l'uso del segno "Black Friday" in Germania avanzando, tra l'altro, richieste di danni.

Certo, alcune aziende, colpite dagli attacchi di Super Union Holdings Ltd., hanno iniziato a reagire e ad oggi sono pendenti più di dodici azioni di cancellazione pendenti contro il marchio tedesco Black Friday.

Di recente il tribunale di Dusseldorf ha emesso un’ordinanza in cui negato il diritto di privativa al titolare del marchio Black Friday.

In Germania vige, come in tanti altri paesi, il principio secondo cui un marchio può essere cancellato se il segno è descrittivo ed il cuore della battaglia legale sembra proprio ruotare intorno a tale principio.

A breve si avranno nuovi sviluppi.